Quando scrivo le strofe 
 Infilo nel tessuto un po del mio vissuto 
 E, faccio come mia nonna con le stoffe 
 Ci ricamo sopra 
    Chi ti racconta lo fa di un mondo lontano, anni 80 
 Confine nord di milano 
 L'erba non c'era più 
 L'asfalto non c'era ancora 
 E così diverno intorno ai luoghi della mia dimora 
 Giocavamo a torello appesantiti dal fango 
 Chi non volela sfigurare indossava durango 
 Era l'unica moda che seguivamo in quegli anni 
 Per il resto tutti i santi giorni gli stessi panni 
 E i più fortunati tute piene di piccoli snoopy 
 Gli altri tute tutte piene di piccoli buchi 
 La parata era più colorata se c'era gianni 
 Aveva il padre zingaro, calabri zii e nonni 
 Con lui ho imparato che non tutti rubano i bambini 
 Alcuni zingari si limitano ai motorini 
 Io tornavo a casa se si faceva sera 
 Lui faceva quel che voleva, sua madre era in galera   
 Quando scrivo le strofe 
 Infilo nel tessuto un po del mio vissuto 
 E, faccio come mia nonna con le stoffe 
 Ci ricamo sopra   
 Ho cominciato la vita quando la russia era unita 
 E la mafia consigliava votate de mita 
 Bar della vecchia bovisa eravamo sempre li 
 Leccare le panini sognando l'lsd 
 Se non ti ci riconosci è perchè tutto cambia 
 Io avevo le 200 lire per i videogiochi 
 Pomeriggi alla standa 
 Evitavo file in cassa rubando le pile per i miei walkie talkie 
 La mia memoria non ha a cuore i quadri generali 
 Ferma solo i particolari infinitesimali 
 E nella testa rimane, il rumore di qualche moneta 
 E l'odore del doposcuola e del pane 
 Mia nonna che firmava con la x come malcolm 
 E la domenica dopo i bagni mi dava il talco 
 I quadri in famiglia, le estati in sicilia 
 Costume è spadriglia se intorno mare è vermiglia   
 Quando scrivo le strofe 
 Infilo nel tessuto un po del mio vissuto 
 E, faccio come mia nonna con le stoffe 
 Ci ricamo sopra   
 E ho cominciato a sentirmi un fallito 
 Il giorno in cui non ho seguito il segno tracciato alla lavagna 
 E ho improvvisato un disegno 
 Una casa senza tetto 
 L'ho mostrato alla maestra ma lei non l'ha capito 
 E m'ha assegnato l'insegnante di sostegno 
 Sostenendo fossi in difetto d'affetto 
 Mia madre capì al volo quel disegno 
 Non mi mancava affatto l'affetto mi mancava l'assegno 
 Ma che vuoi farci 
 La scuola italiana proprio quando la frutta è buona 
 Le appioppa agricoltori marci 
 E la domenica restavo il giro 
 Non avevo un padre che mi portasse a san siro   
 Quando scrivo le strofe 
 Infilo nel tessuto un po del mio vissuto 
 E, faccio come mia nonna con le stoffe 
 Ci ricamo sopra