Un altro giorno da inventare 
 
 con te che non ti fai vedere, 
 
 un altro giorno da passare 
 
 cercando di non soffrire. 
 
 Aprire gli occhi sulla città 
 
 ma si! dormiamo 
 
 tanto non chiamerà… 
 
  
  Schiavo senza catene 
 
 del tuo amore. 
  
 
 Dal letto faccio testa o croce 
 
 per la doccia o per il caffè, 
 
 ma c'è in cucina la tua voce 
 
 e in bagno il profumo di te. 
 
 Io torno a letto 
 
 e mi consolo 
 
 col mio corpo che si accende da solo. 
  
 
 Schiavo senza catene 
 
 del tuo amore. 
  
 
 E la città è vuota d'agosto 
 
 non resta nemmeno un amico, 
 
 per ammazzare le ore 
 
 parlando, parlando di te 
 
 e giro nudo, mi mangio una pesca 
 
 e mi sento finito, 
 
 per aver detto: "D'accordo vai pure così vedi se… 
 
 resisti più di un giorno senza me". 
  
 
 Mi metto una maglietta tua 
 
 convinto chissà perché, 
 
 che mi farà passar la bua 
 
 cotone, carezza di te. 
 
 Il sole scende sulla città 
 
 no, no, non esco 
 
 forse mi chiamerà… 
  
 
 Schiavo senza catene 
 
 del tuo amore. 
  
 
 E la città è vuota d'agosto 
 
 non resta nemmeno un amico, 
 
 per ammazzare la notte 
 
 parlando, parlando di te; 
 
 e giro nudo, mi mangio le mani 
 
 e mi maledico… 
 
 "Basta, mi arrendo 
 
 dai torna! 
 
 su vieni a vedere com'è… 
 
 com'è ridotto un uomo 
 
 senza te… 
 
 com'è ridotto un uomo 
 
 senza te… 
 
 senza te".