Sono l'uomo che volevo sposare 
 La troia che non ti fa pagare 
 Un rumore in sottofondo mentre ti appoggi ubriaco al bancone 
 Succube dell'attenzione 
 Attenta solo al dolore 
 Oggetto di desiderio 
 Ma che alla fine nessuno vuole 
    Di scelte ne ho fatte che mi hanno esporcato di sangue il colletto 
 Lo lavo con acqua di rose e preghiere 
 Per potermi salvare all'inferno   
 Non chiedo di più di un amore 
 Che accolga le part di me 
 Che ancora non sanno guarire da sole 
 Come le cicatrici al cuore 
 Rimarginate prima che riveda il sole   
 Sono la madre di chi mi ha partorita 
 La stessa che poi l'ha ferita 
 Per ritrovarmi a quindic'anni con il mio primo pensiero suicida 
 Sono amara per poche persone 
 Amata da chi non connosco 
 E baratto anche il pudore in cambio di qualche mera sensazione   
 Di scelte ne ho fatte che mi hanno sporcato di sangue il colletto 
 Lo lavo con acqua di rose e preghiere 
 Per potermi salvare all'inferno   
 Non chiedo di più di un amore 
 Che accolga le parti di mе 
 Che ancora non sanno guarire da sole 
 Comе le cicatrici al cuore 
 Rimarginate prima che riveda il sole   
 Vorrei cullare la bimba che dorme dentro di me 
 Mostrarle che non è cosi male 
 Non devi temere, so proteggere la figlia che ho in me 
 Mi prenderò cura di noi   
 Non chiedo di più di un amore 
 Che accolga le parti di me 
 Che ancora non sanno guarire da sole 
 Come le cicatrici al cuore 
 Rimarginate prima che riveda il sole