se io apro queste mani non so quanto tempo servira' prima di alzarmi
in volo le mie ali anche senza piume taglieranno il cielo in due
le mie braccia sono arrese mentre vivo sulla pelle mutazioni attese
la mia bocca perde i denti allungandosi fara' il tuo nome ai quattro venti
mi trasformero' in gabbiano e portero' da te i temporali di un inverno che alle porte soffia forte e soffia il vento e l'odio che ha gia' dentro io lo gridero' dal becco per salvare te da quest'inverno che gia' c'e'...
perdo carne dalle gambe come niente restano soltanto zampe stanche a rallegrarmi
se io salto e no, non cado sopra il mondo potro' stare in aria convincendomi a volare
mi trasformero' in gabbiano e portero' da te i temporali di un inverno che alle porte soffia forte e soffia il vento e l'odio che ha gia' dentro io lo gridero' dal becco per salvare te da quest'inverno che gia' c'e'...
spuntano le piume si fan spazio tra la pelle mentre il cielo alle mie spalle si fa gonfio come un fiumev e aggrappato a questo ramo io lo sentiro' arrivare poco prima di passare sara' lui a farmi alzare dal mio ramo in volo dal mio ramo in volo amore amore vincero' io questo temporale
ora sono quel gabbiano e l'unico ricordo che conservo e ritornar da te...